“L’espressione del colore come forza vitale che porta altrove, a trovare le emozioni più profonde e vere“.
Questa forte sensibilità, conduce l’artista, ad esprimere se stesso, attraverso gli abbinamenti cromatici, che rappresentano trame, intrecci, labirinti e contrasti di colore. L’emozione si esprime tramite il colore, conducendo ad una forte sensibilità. Per Rena, dipingere è creare quell’atmosfera immateriale che, plasmata attraverso l’utilizzo del colore, non risulta più legata alla raffigurazione reale. La sua follia cromatica si rifà all’arte astratta, che ispira il suo flusso creativo sin da quando, da bambino, ha iniziato il suo percorso artistico. Formatosi a Mantova, città in cui attualmente risiede, ha trovato nella bellezza architettonica, pittorica e naturalistica della sua città, una forte ispirazione e trasfigurazione.
L’astrattismo infatti nasce dalla scelta degli artisti di negare la rappresentazione della realtà per esaltare i propri sentimenti attraverso forme, linee e colori. Punto di riferimento fondamentale è il testo di Astrazione ed empatia, del 1907, dove l’arte viene interpretata in base all’intenzionalità dell’artista.
La forma viene intesa come risultato dell’incontro tra uomo e mondo, in un alternarsi di empatia, ovvero avvicinamento alla realtà, ed astrazione, cioè rifiuto della realtà.
Nelle opere di Rena vengono rappresentate, attraverso il colore, tutte le forme di espressione artistica dove non vi sono elementi che consentano di ricondurre l’immagine dipinta ad una qualsiasi rappresentazione della realtà, ma solo l’emozione.